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      Il cloruro di Sb forma una materia bianca detta butirro d'antimonio; ed il protocloruro sciolto nell'acqua dà un precipitato bianco insolubile, detto già polvere dell'Algarotti. Il regolo d'antimonio è un bottone di solfuro ed ossido di Sb coperto di una scoria alcalina, il quale formasi nel trattamento metallurgico dell'Sb. I composti di Sb si riconoscono dal color arancioso dei precipitati prodotti dall'acido solfidrico, o dall'esser questi precipitati un vero Sb metallico, ove sieno determinati da una lamina di Zn, o Fe, o Sn.
      3° Il Mo è scarso, e non trovasi che nella molibdena, la quale è il suo bisolfuro. Non è attaccato che dalle acque regia, e forte. Quando all'aria diviene incandescente si trasforma in acido molibdico; che è una polvere bianca, sublimabile in pagliuole cristalline e bianche.
      4° Il Tg può trarsi dal tungstein, e dal wolfram, che sono due tunstati, il primo di calce, di Fe il secondo. Al calore rosso combinasi coll'O, e decompone l'acqua; e in ogni caso fa l'acido tunstico. L'acido cloridrico non l'attacca in modo palese, ma sì il nitrico, ed il solforico concentrati; i quali lo cangiano nell'acido sopraddetto: e così distinguonsi i tunstati.
      5° Il Ti ritrovasi principalmente nel rutilo, che è acido titanico quasi puro, nel menachino, o nella scoria del Fe. È vario secondo il modo, onde si ottiene. Ottenuto col gasse ammoniaco a temperatura ordinaria è in polvere, solubile nell'acqua regia; scaldato al rosso decompone l'acqua, e brucia all'aria convertendosi in acido titanico.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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