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      Si combina bene col S, Cl, I, e più col C; tanto che la fiamma d'acquarzente lo ricuopre di carburo. Riscaldato fino al rosso coll'idrato di potassa e di soda, vi si combina, e si ossida: caldo è attaccato anche dall'acido nitrico, e ne nasce il nitrato di protossido di Pd, ottimo reagente dei ioduri. Il solo protossido è base salificabile, e le soluzioni dei suoi sali vengono precipitate in nero dalla potassa, dalla soda, e carbonati loro, ed in bianco rossiccio dall'ammoniaca.
      6° L'Al non decompone l'acqua che debolmente, e ad altissima temperatura. Il suo migliore dissolvente è l'acido cloridrico, da cui è trasformato in cloruro con sviluppo d'H. Non si combina all'Hg; ma col Cu fa una lega assai dura, leggera, e sonora. L'allumina è un sesquiossido di Al; il quale, se è anidro, è solubile appena nelle soluzioni alcaline. Ciò non ostante essa è molto igrometrica. Alla fiamma di H alimentata con O si fonde, e poi cristallizza; quindi i rubini artificiali. L'allumina naturale è la materia più dura dopo il diamante: ed è colorata ora in rosso, e dicesi rubino; ora in azzurro, ed è chiamata zaffiro; ora è trasparente ed acroica, ed à nome corindone ialino; ora à l'aspetto di corindone, ma è opaca, ed è detta smeriglio. Il diasporo, e la gibrite sono allumina idrata e cristallizzata. I sali di allumina calcinati col nitrato di Co prendono un azzurro caratteristico. L'allume è solfato di allumina e di potassa; ma varii altri sali doppii di allumina al presente diconsi allumi. L'allume riscaldato fondesi nella sua acqua di cristallizzazione, e poi si solidifica in masse vetrose chiamate allume di rocca.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424