240.) fino ai canali capillari (PC) ed alle vescichette del polmone. Ivi il sangue venoso, che è bruno scuro, e che tiene imprigionato molto acido carbonico, abbandona la maggior parte di tale acido, ed assorbe in sostituzione una certa quantità di ossigeno. Così assume un bel rosso vivo, e trasmutasi in sangue arterioso: il quale per le vene pulmonari (VP) si getta nell'orecchietta sinistra (O'). E qui termina la piccola circolazione.
5° Ma ora principia la grande. Perocchè l'orecchietta sinistra spinge il sangue nel ventricolo sinistro (V'), e questo lo getta nell'aorta (A); donde per mezzo delle arterie e dei capillari, il sangue perviene (fig. 240.) in tutte le parti del corpo (GC), distribuisce le sostanze nutritive, e pruova modificazioni chimiche differenti per ciascun organo. L'ossigeno intanto (producendo fenomeni d'ossidazione) sparisce, e viene sostituito dall'acido carbonico, che è uno dei prodotti dell'azione ossidante. Quindi il sangue riprende il suo color bruno, e ritorna venoso. Ma il sangue venoso propriamente detto, sebbene distinto dalla linfa, nondimeno insieme con questa, per mezzo (fig.240.) di speciali sistemi vascolari (VC), si getta nell'orecchietta destra (O), e si mesce ai nuovi liquidi provenienti dalla digestione. Così termina la grande circolazione, e riprincipia la piccola.
6° Si avverta I. che il meraviglioso fenomeno dell'una e l'altra circolazione è dovuto principalmente alla disposizione delle valvole delle vene, alla loro compressione per le azioni musculari, ed all'aspirazione polmonare.
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