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      3° Gli equivalenti chimici possono sostituirsi uno all'altro in un composto, senza che l'elemento sostituito trovisi o in eccesso o in difetto riguardo all'altro, a cui s'unisce. Se la sostanza A si combina colla B nel rapporto a:b, e colla C nel rapporto a:c; le combinazioni, che possono aver luogo fra B e C, sono sempre nel rapporto mb:nc; purchè m ed n rappresentino due numeri interi, e il più delle volte l'unità. Mi spiego. Per formare l'ossido di Pb senza avanzi, è necessario mettere insieme parti 1294,5 in peso di Pb con 100 di O; e per formare pur senza resti il solfuro di Pb, conviene unire alla stessa quantità di Pb 200 parti di S. Or bene: ad ottenere una combinazione di tutto l'O e S adoperato, non si possono mettere insieme 100 parti di O e 250 di S, nè 110 del primo e 200 del secondo. Perchè si combinano sempre 100 di O con 200 di S; rimanendo incombinato nel primo caso 50 di S, e nel secondo 10 di O. Parimente è dimostrato che 100 parti di O non possono combinarsi che con 12,5 d'H, con 75 di C, con 489 di K, con 330 di Fe, ecc., per produrre i primi gradi di combinazione di quelle sostanze. Ma è anche dimostrato, che, volendo effettuare i primi gradi di combinazione delle sopraddette sostanze, non si può sostituire alle 100 parti di O che o le 12,5 di H, o le 75 di C, o le 489 di K, o le 350 di Fe. Insomma tutte quelle quantità sopra determinate di corpi semplici si possono sostituire esattamente una all'altra; e quindi equivalgono nelle combinazioni chimiche.
      4° Fra tutti gli ossisali, formati da un dato acido con una base qualunque, i veramente neutri contengono nell'acido una quantità di O, che è in rapporto costante con quella della base.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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