Dacchè Boscovich e Leibnitz stavano per gli elementi semplici, eppure il primo ammise la divisibilità limitata, e secondo molti Leibnitz potè legittimamente negarla; quantunque nel fatto debba dirsi piuttosto che questi parlasse dei corpi in senso relativo e fisico: come pure il medesimo Boscovich, ammettendo lo spazio, come un'estensione assoluta e spargendovi dentro gli elementi semplici dei corpi, tenuti a reciproca distanza dalla lor mutua ripulsione, potè (con quanta coerenza non dico) mantenere il pregiudizio comune. Parimenti la teorica della estensione assoluta è anche in fatto distinta da quella della divisibilità illimitata: perchè sebbene comunemente chi accetta l'una accetti anche l'altra; ciò non ostante, quelli, che ànno sognato gli estesi realmente continui, stanno per la limitazione della divisibilità.
(7) Pianciani. Istituzioni Fisico-chimiche. Tomo I. pag. 139.
(8) Dissi attuale: perchè le conciliazioni delle tesi si vengono trovando col tempo; e non è giusto (come insegnano i Logici), che queste debbano fluttuare, finchè quelle non sieno ritrovate. Aggiunsi poi individuale: perchè ove coloro, che al presente non si sentono il coraggio di soggiogare intorno alla estensione la loro fantasia, imparassero pur finalmente a trattarla qui, come tutti i dotti sono in questi ultimi tempi riusciti a fare relativamente al colore, al suono, al sapore, ...; la conciliazione sarebbe bell'e trovata.
(9) Ci sono alcuni che prendono un grave scandalo di questa illazione, ed è forse per zelo di non esservi trascinati che da essi si nega la divisibilità limitata.
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