(25) Sembra accertato, che influisca sulla temperatura di bollizione anche la qualità della materia, di cui è formato il recipiente, che contiene il liquido. Infatti, per far bollire l'acqua in un vaso di vetro, bisogna innalzare questa ad una temperatura un grado più alta di quella, che sarebbe necessaria per farla bollire in un vaso di metallo. Il fatto si suole attribuire all'adesione maggiore o minore del liquido alle pareti del recipiente.
26 Così nel testo: ripete il numero 23 precedente [Nota per l'edizione elettronica Manuzio].
(27) Può avvenire che l'acqua discenda sotto zero, senza che per questo si aggeli. Anzi, purchè essa venga preservata con poco olio dall'agitazione dell'aria, diverrà liquida a -15° o -20° del centigrado. Allora per altro basta a congelarla un leggier tremito; o un corpicciolo che vi cada in mezzo.
(28) Il laminatoio è composto di due cilindri di acciaio paralleli e girevoli intorno ai loro assi, i quali possono collocarsi stabilmente quando a maggiore, quando a minor vicinanza scambievole: ed uno dei quali è munito di un manubrio fissato al suo asse. Si adopera questo strumento collo stringere fra i due cilindri una estremità della lamina, che si vuole assottigliare; e col far girare (per mezzo del sopraddetto manubrio) uno di essi in tal direzione, che l'attrito obblighi la lamina ad introdursi vie maggiormente fra i medesimi cilindri, ed imprima ad un tempo all'altro (cilindro) una rotazione in senso inverso. Col far passare la detta lamina fra questi due cilindri successivamente sempre più ravvicinati fra loro, si ottiene di distenderla in più ampia superficie, e ridurla a grandissima sottigliezza.
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Nota Manuzio
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