(36) Lezioni di Fisica Moderna. Trattato V. Num. 2452, 2456, 4260.
(37) Ne conseguita la spiegazione della così detta tromba premente. Questa è uno strumento (fig. 147.) destinato a sollevar l'acqua, ed è costituito da un cilindro (C) con suo stantuffo (S), da un lungo tubo (T), che si solleva lateralmente, e da due valvole, una delle quali (V) è annessa allo stantuffo e si apre verso l'interno del cilindro, l'altra (U) sta al fondo del cilindro (e precisamente nel sito, ove questo s'innesta al tubo) e s'apre verso il tubo medesimo. La tromba, a farla agire, s'immerge tutta nell'acqua, cui s'intende sollevare, e quindi si mette in giuoco lo stantuffo. Vediamo che cosa si ottenga con ciò. All'innalzare dello stantuffo, la valvula (V) di questo, pel peso dell'acqua sovrapposta, si apre; e così l'acqua cade nel cilindro. Ma poi all'abbassarlo, la valvula medesima (V) si chiude, e si apre quella (U) del tubo: perchè l'acqua immediatamente premuta dallo stantuffo risponde con una pressione, che si esercita in tutti i sensi, e si trasmette a tutta la sua massa. Quando di nuovo si rialza lo stantuffo, viene a chiudersi (pel peso della colonna di liquido sollevatasi nel tubo) la valvula (U) di questo tubo medesimo; e (pel peso dell'acqua, in cui la tromba è immersa) s'apre di bel nuovo la valvula (V) dello stantuffo, e così di sèguito. Per la qual cosa se il tubo (T) giunga colassù ove si vuole portar l'acqua, dopo un certo numero di colpi di stantuffo, tutto il tubo si sarà riempiuto d'acqua; e quindi ad ogni nuovo colpo sgorgherà da esso altr'acqua.
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