Or bene: tutto l'artificio consiste nel trar profitto da questo maggiore o minore abbassarsi di tal parete; rendendone sensibili gli effetti coll'ingrandirli e col comunicarli ad un indice, che si possa volgere su di un quadrante, come una sfera da orologio. L'ingrandimento si ottiene per mezzo di leve a braccia disuguali, e l'indicazione è prodotta dalla conversione del moto rettilineo della detta parete in moto circolare.
Più semplice assai è il barometro di Bourdon (fig. 191.). Questo è composto di un sottil tubo (PQ) di ottone ravvolto ad anello, vuotato d'aria, e chiuso ermeticamente. Il punto medio (O) di questo anello è stabilmente fisso, i due estremi (P, Q), terminano in due fili (a, b), i quali son connessi alle due estremità di una leva (le) saldata all'asse dell'indice. Questo, per mezzo di una molletta (m) è incessantemente richiamato verso destra, ed invece deve girare a sinistra quando la leva è tirata dai due detti fili.
E qui bisogna sapere che un sottil tubo perfettamente chiuso e piegato ad arco tende ad incurvarsi vie maggiormente o a svolgersi, secondo che cresce o diminuisce la pressione esteriore. Ciò posto, se avvenga che la pressione atmosferica diminuisca, il tubo si svolge ed allarga, tira i fili (a,b), e fa girare l'indice a sinistra. Invece al crescere della pressione stessa, il tubo circolare s'incurva maggiormente, i suoi due estremi (P,Q) s'avvicinano, e i fili sono abbandonati: prevale allora la forza della molletta (m), e l'indice si rivolge a destra.
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Bourdon
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