Questi strumenti, per graduarli come si conviene, vogliono essere confrontati con un buon barometro a mercurio.
(46) Fra questi barometri meritano particolar menzione quelli a quadrante. Imaginiamo (fig. 196.) una mostra simile a quella degli orologi (cui gli orivolai chiamano abusivamente quadrante), in mezzo alla quale sia (fig. 195.) l'asse (o) di una carrucoletta portante un indice (in) e circuita nella sua scanalatura da un filo che termini in due pesetti, uno (P) libero, e l'altro (G) galleggiante sull'idrargiro del braccio aperto. È naturale che all'innalzarsi ed abbassarsi del livello mercuriale, e per conseguenza anche del galleggiante, debba la carrucoletta e con essa l'indice (in) volgersi ora a sinistra ed ora a destra, e corrispondere colla sua punta (i) a diversi segni della mostra (fig. 196.).
Anzi questi possono convertirsi assai facilmente in barometrografi: chè così sono chiamati quelli, i quali in assenza dell'osservatore lasciano un segnale della massima e minima altezza, oppure scrivono periodicamente le loro indicazioni. Infatti, se l'indice fosse costituito da un'asta leggiera e lunga assai; intanto che potrebbe fare escursioni bastantemente ampie per ogni variazione barometrica, descriverebbe eziandio una curva poco dissomigliante da una retta. Per lo che se invece della mostra, sotto l'indice fosse preparata una carta segnata a linee parallele alla posizione normale dell'indice, e di più un moto d'orologeria desse ogni cinque minuti un colpo deciso al lapis; si avrebbero le variazioni barometriche segnate a punti.
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