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      Tutto qui è analogo al barometro (49. II. 1°) dello stesso autore: la sola differenza sta in ciò, che il tubo non è vuoto, una essendo messo in comunicazione (pel capo K) col recipiente del valore, è pieno di questo. La graduazione poi è regolata dietro il confronto cogli altri sopra descritti.
      (48) Con ciò si vede abbastanza come si possa risolvere il problema delle altezze, o della livellazione per mezzo del barometro. Fatte due osservazioni barometriche, una al piede, e l'altra alla sommità, esempigrazia, di una montagna, siccome l'altezza residua dell'atmosfera è proporzionale al logaritmo della colonna barometrica; così si potrà ottenere la differenza di quelle due altezze dalla differenza delle altezze calcolate di atmosfera residua. Che se una delle due stazioni sia il livello del mare, si otterrà con ciò la sollevazione dell'altra dal livello medesimo. Se non che la diminuzione della densità dell'aria non procede a rigore secondo la legge di Mariotte, specialmente perchè v'influiscono colla pressione e la temperatura ed il vapor d' acqua, che si contiene in varie dosi nell'atmosfera. È perciò che furono stabilite delle formole e calcolate delle Tavole a render facile e bastantemente esatta tale ricerca. Del resto, quando non richiedasi che una sola approssimazione, e si tratti di differenze non molto grandi, queste si ritengono di 10 metri e mezzo per ogni millimetro di altezza barometrica.
      (49) Dapprima erano solfanelli comuni con fosforo, ossia fuscellini intrisi per una estremità nel solfo, e poi intinti appena nel fosforo.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Primo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 424

   





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