Allora bisogna ricorrere a dei mezzi meccanici per aspirare il gasse a mano a mano che vien producendosi, e spingerlo negli apparecchi seguenti. Un aspiratore assai usato è quello di Pauwels. Esso consiste in tre campane (G) messe in fila (in figura non si vede che l'anteriore; perchè si suppone che le altre due rimangano nascoste dietro di essa), ed alternamente alzate ed abbassate dal moto rotativo di una biella (k) animata dalla forza del vapore, che si viene formando in un'apposita caldaia. Con che il gasse viene chiamato per aspirazione dal bariletto (K) nel tubo adducitore (FF) e per mezzo di un condotto (L) nel secondo bariletto (H), ed infine per un tubo verticale (km) nella campana (G); in virtù poi della successiva pressione viene spinto pel tubo stesso (mkk') nel terzo (fig. 228.) bariletto (I) e per mezzo di un altro tubo (YNN) nel regolatore (M). Questo è indispensabile: perchè, se l'aspirazione riuscisse troppo abbondante, il vuoto che si formerebbe nelle storte potrebbe farvi penetrare per le fessure dell'aria, che renderebbe il gasse meno illuminante e forse esplosivo; se poi riuscisse più scarsa della produzione, s'accumulerebbe il gasse fra l'aspiratore e le storte, ed aumenterebbe la pressione. Ora il regolatore si compone di una campana (M) tuffata nell'acqua, ed il tubo adducitore (NN) è piantato sul tubo (CC), che porta il gasse al refrigerante. Però questo tubo (NN) dà accesso al gasse nella campana (M); ma appena la pressione, determinata in antecedenza col regolare il contrappeso della campana, è fornita dall'aspiratore, un'asta conica (P), la quale passa pel detto tubo, si solleva colla campana, ed è chiuso in questa l'ingresso del gasse.
| |
Pauwels
|