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      101.) con sè due fiocchi di limatura in due lati opposti, e fra mezzo appena ne rimarrà attaccata qualche particella.2° La calamita si rivolge con una delle dette estremità, verso il norte, coll'altra (ma sempre la medesima) verso il sud.
      Dimostrazione. Se un pezzo di calamita (fig. 102.), sospeso orizzontalmente ad un filo, o librato sopra una punta, sia abbandonato a sè stesso, principia ad oscillare; e non si ferma, finchè una di quelle due estremità, su cui la virtù di attrarre è prevalente, non sia rivolta a norte e l'altra a sud.
      Che se quella parte, che suol volgersi a sud, forzatamente si porti innanzi a norte, l'equilibrio sarà instabile giacchè al primo e più piccolo urto la calamita da sè riprenderà la sua primiera e natural posizione.
      3° La calamita comunica a certe sostanze tutte le sue virtù.
      Dimostrazione. Un pezzo di acciaio, che sia stato un qualche tempo a contatto con una calamita o strisciato su questa, riproduce tutti i fenomeni sopra esposti, non escluso questo medesimo di conferire le virtù magnetiche ad un altro acciaio, senza che esso perciò venga a perderle, come non le perdè la calamita nel comunicarle ad esso.
     
      II. SCOLII. 1° Poichè l'acciaio, senza alterarsi chimicamente, nè cangiar di peso, acquista le prerogative della calamita; e poichè questa le può perdere coll'arroventarla senza per ciò cangiare nè peso, nè natura; così si è dovuto supporre, che i sopraddetti fenomeni sieno prodotti da una sostanza diversa dalla calamita medesima, ed imponderabile.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428