Quando dunque quel punto è fisso, cioè oppone una resistenza invincibile, qualunque sia la-direzione e la intensità assoluta delle forze parallele, il sistema rigido dee rimanere in equilibrio.
6° Ma nel caso di due componenti parallele ed inverse, se queste fossero uguali, non produrrebbero certamente l'equilibrio; perchè non sono direttamente opposte: nè sarebbe possibile ottenere l'equilibrio, sia con una terza forza, sia fissando il centro delle forze parallele; perchè la risultante loro è nulla.
III. DEFINIZIONE. Il punto di applicazione della risultante delle forze parallele si chiama centro delle forze parallele.
10. Centro di gravità.
I. DEFINIZIONI. 1a Quel punto di un corpo pesante, per cui passa costantemente (ossia qualunque sia la giacitura di detto corpo) la risultante di tutti gli sforzi, che fanno per cadere le sue particelle, si domanda centro di gravità. Non è esso al fine, che il centro delle forze parallele: poichè sono fisicamente parallele le direzioni, secondo le quali ciascun punto pesante di un corpo tende a cadere.(7) Per la qual cosa, non si à che a tener fisso il centro di gravità di un corpo, affinché questo non cada più. È perciò, che il centro di gravità si suole anche definire per quel punto, in cui può intendersi riunito tutto il peso di un corpo.
2a Tra tutte le rette parallele, che segnano le direzioni, secondo le quali i corpi (poco distanti fra loro) cadono, quella che passa pel centro di gravità vien denominata linea di direzione.
II. POSTULATI. Ove si tratti di corpi perfettamente omogenei (ossia in ogni lor parte ugualmente pesanti), e di figura simmetrica, si possono stabilire le regole generali per determinarne geometricamente il centro di gravità. Alcune delle quali sono tanto manifeste, che potranno richiedersi a maniera di postulati; altre formano il tema di varii problemi, e di alcune tesi; ed altre finalmente debbono inferirsi con altrettanti corollarii.
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