63.), mandate dal fulcro F alle direzioni AP, BR delle forze, sono direttamente proporzionali (8. I. 2°) alle porzioni AF, BF della leva poste fra il fulcro F, e i punti d'applicazioni delle stesse forze. E però, come le forze (in caso d'equilibrio) sono inversamente proporzionali alle dette perpendicolari; così lo saranno eziandio alle porzioni della leva, e l'equilibrio per conseguenza si legherà necessariamente alla condizione dell'eguaglianza dei prodotti di ciascuna forza pel proprio braccio di leva, ossia per la distanza del proprio punto d'applicazione dal fulcro. III. L'uguaglianza dei momenti statici è inseparabile da quella dei momenti meccanici. Imperocchè gli angoli piccolissimi AFM, BFN (fig. 63.), e gli archetti AM, BN loro opposti, i quali sono percorsi dai punti d'applicazione delle forze nel primo istante di turbato equilibrio, stanno fra loro direttamente come le rispettive altezze MF, NF, o distanze di questi archetti medesimi dal punto F per cui trapassa la risultante. Ma quando si tratta della leva e si suppone l'equilibrio (cioè che in questo punto F si trovi il fulcro) tali distanze sono i bracci della leva stessa, e stanno fra loro inversamente come le forze. Dunque queste forze stesse, nella leva equilibrata, sono in ragione inversa degli archetti percorsi dai loro punti d'applicazione nel primo istante di turbato equilibrio. Ond'è che dovranno nella medesima essere uguali i prodotti, che si ottengono col moltiplicare ciascuna forza per l'archetto da sè percorso; in breve saranno uguali i momenti meccanici.
| |
|