Essendo stato chiamato velocità virtuale lo spazio, che un mobile, il quale sta in quiete, percorrerebbe in un primo istante di turbato equilibrio; il detto principio consiste nel teorema dell'eguaglianza dei momenti meccanici, o nel seguente canone: l'equilibrio fra due forze richiede che sieno uguali i prodotti, i quali si ottengono moltiplicando le energie delle forze per le loro velocità virtuali.
15. Asse nella ruota.
I DEFINIZIONI. 1° Vien detto asse nella ruota ed anche tornio (fig. 66.) un cilindro (AS) piantato perpendicolarmente nel centro di una ruota (GE), e girevole intorno ai due perni (A, S) nei quali termina, ed i quali sono appoggiati a due sostegni immobili (H, K.)
2° Se manca la ruota, ed invece all'asse del cilindro (AS) è connesso un manubrio (M), la macchina prende il nome di verricello.
3° Possono anche alla ruota stessa sostituirsi delle manovelle (BF, DF, NF,..) infisse nel cilindro perpendicolarmente all'asse di questo. In tal caso si denomina burbera.
4° Se poi il cilindro della burbera invece di essere orizzontale, è (fig. 67.) verticale, allora si à ciò che chiamasi argano.
II. PROPOSIZIONE. In qualunque specie di tornio l'equilibrio esige che la potenza stia alla resistenza, come il raggio del cilindro sta al raggio della ruota, oppure alla lunghezza sia del manubrio, sia della manovella.
Dimostrazione. È facile intendere, che qualsivoglia di queste macchine non è altro che una leva sotto un diverso aspetto. Infatti l'asse (AS) del cilindro contiene tutti i possibili fulcri (F) per qualsivoglia forza applicata alla macchina: la resistenza (R) è applicata, per mezzo di una fune, tangenzialmente alla circonferenza (T) del cilindro; e la potenza (P) è applicata pure tangenzialmente o alla circonferenza della ruota (GE), o al manubrio (M), o all'estremo (B, D, N,..) della manovella (BF, DF,...) In ogni caso dunque si tratta sempre di una leva di primo genere, la quale à per braccio della resistenza (R) il raggio (FT) del cilindro; e per braccio della potenza.
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Vien Possono
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