(P) il raggio (FG) della ruota, oppure la lunghezza (FN) della manovella, oppure la distanza (SM) del manubrio (M) dall'asse (AS) del cilindro medesimo. E poichè l'equilibrio esige che fra la potenza e la resistenza esista inversamente la ragione stessa, che trovasi fra i due bracci di leva; così la verità della tesi è fuori di controversia(10.)
III. SCOLII. 1° Se la fune fosse sensibilmente grossa, dovrebbe il raggio suo, nella condizione dell'equilibrio, aggiungersi a quello del cilindro. E se più strati di fune s'avvolgessero l'uno sull'altro, dovrà aggiungersi nel calcolo anche la spessezza di ciascuno strato.
2° Per evitare l'ingrossamento del cilindro proveniente dalla sovrapposizione di più strati di fune, si suole in antecedenza fare due o tre avvolgimenti di questa sul cilindro, e consegnarne il capo ad un uomo, che la tenga tesa, affinchè quanta se n'avvolge dalla parte della resistenza, tanta se ne svolga dalla parte opposta.
3° Con queste precauzioni il cilindro avrà sempre minor diametro della ruota, e la macchina riuscirà a risparmio di forza, e perdita di tempo.
16. Ruote dentate e a cingoli.
All'asse nella ruota si riferiscono principalmente certi due sistemi, dei quali passiamo a dare un cenno.
I. DEFINIZIONI. 1° Sotto la denominazione di ruote a cingoli s'intende un sistema di torni costruito nella seguente forma (fig. 69.). I cilindri (D, E, F) sono molto corti o bassi, e si chiamano rocchetti. Alla prima ruota (A) si avvolge una fune, o una cinghia di cuoio, la quale va strettamente ad abbracciare il rocchetto (E) annesso alla ruota (B), che viene appresso: una seconda coreggia è avvinta strettamente tanto alla ruota seconda (B), quanto al rocchetto (F) della terza ruota (C): e così di sèguito.
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