In altri termini: le forze sono applicate alla circonferenza della carrucola; il fulcro sta nel centro di questa; dunque l'equilibrio suppone l'uguaglianza fra le forze medesime.
2° L'equilibrio nella carrucola mobile, nel caso del parallelismo dei tratti di fune, si ottiene, quando la potenza sta alla resistenza, come 1: 2.
Dimostrazione. La tesi si dimostra assai agevolmente colla considerazione delle velocità virtuali. Essendo la resistenza applicata alla staffa della puleggia, quella evidentemente percorre lo spazio stesso, che è percorso da questa. Ma questessa è abbracciata da una fune, che vien divisa in due tratti rettilinei, e (nel caso presente) anche paralleli alla direzione della resistenza. Dunque ognuno di questi tratti di fune si abbrevia di tanto, di quanto si solleva la resistenza. Ma quest'abbreviazione non può aver luogo, senza che il capo della fune, a cui è applicata la potenza, si sollevi di quanto si abbreviano in somma i due tratti di fune: cioè senza che la potenza percorra uno spazio doppio di quello percorso dalla resistenza, o, in altri termini, senza che, a trasportare colla girella la resistenza, non si impieghi un tempo doppio di quello, che s'impiegherebbe col trasportarla alla distanza stessa, non facendo uso della detta macchina. Ora quanto si perde in tempo, tanto s'acquista in forza. Dunque ecc.
IV. COROLLARII. 1° Dunque nel caso, che i tratti di fune non sieno paralleli, la potenza si equilibrerà con una resistenza, che vale più della metà di lei.
| |
|