Dimostrazione. Sia lo stesso grave MN (fig. 77.) e la potenza si supponga applicata in G ed agente parallelamente a BC. La GR si decomponga in due forze, una delle quali sia la pressione GP, e l'altra sia la gravità relativa GQ parallela alla base. Tutto il peso di MN, che dev'essere sostenuto dalla potenza si riduce dunque a GQ. Perciò p : r :: GQ : GR. Ma evidentemente i due triangoli ABC, e GQR, essendo formati da lati rispettivamente perpendicolari sono simili.
Dunque GQ : GR :: AC : BC. Ondep : r :: AC : BC.
E questo appunto si dovea provare.
21. Cuneo.
Già fu detto, che il pianto inclinato può servire non solo per sollevare dei pesi (nel qual caso la sua teorica è assai chiara); ma anche per superare delle resistenze, che operano in direzione diversa dalla verticale. Eccone intanto un esempio nel cuneo, a cui si riferiscono i coltelli, le ascie, le forbici, le lesine, i rasoi, e simili.
I. DEFINIZIONI. 1° Due piani (fig. 78.) inclinati (AKDH, BKDH) congiunti insieme per le loro basi (CDKH) formamo il prisma solido (BDFC), che in Meccanica vien detto cuneo, o conio, o bietta.
2° L'angolo più acuto (ACB, o CD) del cuneo si chiama vertice e spigolo tagliente, o anche taglio, o filo del cuneo.
3° I piani poi (AD, BD) che formano il vertice sono denominati lati.
4° Il terzo piano (BF), opposto al vertice, viene denominato dorso ed anche testa del cuneo.
5° Si domanda altezza la retta (HC) abbassata dal vertice normalmente al dorso.
II. SCOLII. 1° Il cuneo è destinato a fendere e spaccare legno od altro.
| |
Meccanica
|