Per la qual cosa I. se la potenza verrà applicata direttamente alla periferia del cilindro, invocando la teoria del piano (fig. 81.) inclinato, evidentemente essa starà alla resistenza, come il passo della vite sta alla circonferenza del cilindro. II. Che se voglia applicarsi la potenza sulla periferia di un bottone annesso al mastio, o all'estremo di una caviglia infissa, vuoi al mastio medesimo, vuoi alla madrevite; allora quando essa percorre una circonferenza intera, il cui raggio sia o quello del bottone o la lunghezza della caviglia, la resistenza non fa che un passo della vite. Onde, invocando il principio delle velocità virtuali, l'equilibrio supporrà fra la potenza e la resistenza la ragione stessa, che v'è fra il passo della vite, e la periferia descritta dalla potenza medesima.
23. Resistenze addizionali.
Nelle teoriche stabilite finora si è fatta astrazione da tutti gl'inevitabili impedimenti ed ostacoli, i quali vengono a porsi, se posso dir così, dalla parte della resistenza, ed alterano le condizioni dell'equilibrio. Se il trattare allora di queste, che potremo dire resistenze addizionali, avrebbe imbarazzata e scompigliata l'analisi, il passarle ora sotto silenzio renderebbe monca ed inapplicabile la teoria. Diamone adunque un cenno.
I. DEFINIZIONI. 1" Si dice mezzo il fluido ponderabile, in cui si muove la macchina o qualcuna delle forze. Questo è comunemente l'aria, e talora anche l'acqua.
2° Resistenza del mezzo è l'impedimento che fa il fluido al movimento, pel quale si adopera la macchina.
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Resistenza
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