IV. COROLLARIO. Da tutte le cose dette sulle resistenze addizionali si raccoglie, che queste coll'impedire il moto delle macchine favoriscono la quiete: e che però mentre la potenza, assegnata nelle formole, è eccessiva per ottenere l'equilibrio, essa medesima riesce scarsa per mettere in movimento la resistenza.
*V. Moltissime altre cose resterebbero a dirsi intorno alle macchine: nulladimeno quel poco, che n'è stato detto, è più che sufficiente per un corso elementare, destinato non agli artisti, o agli intraprenditori, che vogliono imparare a servirsene, ma ai filosofi che cercano il perchè si traggano da esse tanto grandi utilità. Anzi le cose che abbiamo esposte, sono eziandio sufficienti ad eccitare la gratitudine di un animo bennato verso il Creatore. Imperocchè studiare le leggi che regolano il movimento delle macchine, e le doti delle quali è stata fornita la materia, affinché essa potesse venirci in aiuto, e farci ottenere, con minor dispendio delle nostre forze, produzioni più abbondanti, più perfette, e spesso anche di un genere affatto nuovo in confronto di quelle, che potremmo fare, quando fossimo limitati alla sola potenza dei nostri muscoli, dei nostri denti, e delle nostre unghie; studiare, dico, tuttociò, e non sollevare la mente a ringraziare Colui, che ci fè dono di tante forze materiali, le quali gratuitamente ci servono, sarebbe villania, sarebbe viltà.
ARTICOLO II
STEREODINAMICA
24. Tesi fondamentale sull'urto dei corpi anelastici.
Uno dei fatti più interessanti e più elementari intorno al moto dei solidi, è certamente quello dell'urto.
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Creatore Colui
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