II. COROLLARIO. Da questi ultimi tre problemi discende, che dunque i corpi elastici uguali nella collisione si permutano le velocità vuoi in quantità, vuoi in direzione.
III. SCOLII. 1° Da quest'ultimo corollario può trarsi la spiegazione dei curiosi fenomeni, che si ottengono col, così detto, apparato di Mariotte. Consiste questo in una serie di palle elastiche, uguali, ciascuna delle quali è appesa ad un proprio filo a guisa di pendolo, ed in maniera che non solo tutte stieno a contatto, ma abbiamo ancora i loro centri in una medesima linea orizzontale. Comunemente l'apparato costa di 7 palle d'avorio; ognuna delle quali è appesa a due fili (fig. 83.), affinchè coll'alzarla non esca dal piano verticale, in cui si trovano tutte le altre: ma noi per brevità di discorso ne supporremo sole 5, e faremo conto che sieno appese ad un filo solo.
2° S'innalzi la prima sfera dell'apparato in modo che il filo, da cui essa pende, non esca dal piano verticale, in cui giacciono tutti i fili delle altre; e quindi si lasci cadere. Questa giungendo sulla seconda dovrà fermarsi, e l'ultima si staccherà dal suo posto, e s'innalzerà all'altezza circa, da cui la prima discese. Imperocchè la prima baratta la sua quiete col moto della seconda, questa fa altrettanto colla terza, lo stesso accade fra la terza e la quarta: ma la quinta, ossia l'ultima, non avendo appresso altra palla, a cui comunicare il moto ricevuto, lo concepisce di fatto e sbalza, come avrebbe tatto la seconda, se le palle fossero state due sole.
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Mariotte
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