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      Dunque ecc.
      2° Per converso suppongasi che il corpo urtato sia perfettamente elastico, fermo ed infinitamente grande; quale velocità concepirà esso, per l'urto di un altro corpo elastico; e quale sarà quella che rimarrà all'urtante?
      Risoluzione. L'urtato rimarrà in quiete, e l'urtante rimbalzerà colla medesima velocità.
      Dimostrazione. Le condizioni sono v' = 0, ed m' = INFINITO. Inoltre le quantità finite spariscono in confronto alle infinite.
      Quindi la (eta) diverrà u=[2.INFINITO.0+v.(m-INFINITO]/(m+INFINITO)=(mv-INFINITOv)/(m+INFINITO)=-INFINITOv/INFINITO=-v. La fòrmola (zeta) poi si tradurrà nella seguente u'=(2mv+0)/(m+INFINITO)=2mv/INFINITO. Il che significa che la velocità dell'urtato sarà infinitesima; ossia una quantità piccola più di qualunque assegnabile, la quale per conseguenza sarà certamente elisa: perchè una resistenza, almeno estremamente piccola, non può mai mancare.
     
      28. Urto obliquo dei corpi elastici.
      Consideriamo ora l'effetto dell'urto eccentrico di una sfera elastica sopra un'altra sfera infinitamente grande: o, in altri termini, consideriamo l'effetto dell'urto obliquo sopra un piano.
     
      I. DEFINIZIONI. 1° Il piano elastico colpito dalla sfera pure elastica, à nome piano riflettente.
      2° Si chiama punto d'incidenza il punto del piano riflettente toccato dalla palla urtante.
      3° L'angolo formato dalla perpendicolare, sollevata sulla superficie colpita e dal punto d'incidenza, colla direzione della palla che va a percuoterla, si chiama angolo d'incidenza.
      4° Il piano, in cui giace quest'angolo, à nome piano d'incidenza.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Terza
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 329