Pagina (92/329)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      5° È detto angolo di riflessione quello formato dalla perpendicolare medesima, e dalla direzione che prende la palla nel rimbalzare indietro.
      6° Col nome di piano di riflessione s'intende il piano, in cui giace l'angolo di riflessione.
     
      II. PROPOSIZIONE. Un corpo perfettamente elastico, dopo avere urtato un piano resistente parimente elastico, rimbalza formando l'angolo di riflessione uguale a quello d'incidenza, senza perdita di velocità, e senza deviazione dal piano d'incidenza.
      Dimostrazione. Sia AB (fig. 84.) il piano elastico, o la porzione di superficie sferica infinita elastica, in cui va ad urtare la palla elastica M; e la direzione di quest'ultima sia MI. Sul punto I s'intenda sollevata la perpendicolare IP; e, prolungata sotto il piano la MI, si prenda su questa prolungazione la parte IQ rappresentante lo spazio che la sfera M, percorrerebbe in un secondo, se non trovasse veruno impedimento sul piano AB; rappresenti cioè la velocità primitiva di M, o la forza che spinge questo corpo sul piano. Questa si decomponga in due, una IN normale al piano AB, e l'altra ID giacente sul piano riflettente medesimo. Se la sfera fosse anelastica, tutta la componente IN resterebbe elisa dal piano, ed essa scorrerebbe lungo questo colla forza rappresentata dall'altra componente ID. Ma, trattandosi di corpi elastici, la componente IN verrà restituita tutta in direzione contraria, ossia secondo IC: e però il mobile si troverà animato dalle due forze IC, ed ID. Per la qual cosa, compiendo il parallelogrammo su queste due ultime, certamente la sfera elastica nella detta unità di tempo percorrerà la diagonale IR. Ciò posto, si facciano le seguenti avvertenze.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Elementi di Fisica Universale
Parte Terza
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 329