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      I. Questa diagonale è evidentemente uguale alla IQ; e però il mobile non perderà nulla della sua velocità. II. Questa stessa sta nel piano MIP: dacchè IQ sta certamente, come la MI (di cui è prolungazione) nel piano BIN, in cui si ritrovano le sue componenti IN ed ID. Ma nel piano stesso BIN stanno ancora le due IC, ed ID, e la loro risultante IR. Dunque tanto la IM, quanto la IR si trovano nel piano MIP determinato dalla IM, e dalla IP perpendicolare sul piano riflettente. III. Finalmente l'angolo PIR è uguale ad MIP. Perchè PIR à per complemento DIR, ed MIP à per complemento AIM. Ma AIM = DIQ, essendo opposti al vertice: di più DIQ = DIR, essendo IR ed IQ diagonali di parallelogrammi uguali. Ond'è certamente AIM = DIR, e per conseguenza anche MIP=PIR(18.)
     
      29. Moto uniforme.
      Abbiano già (2. I. 8°) definito, che cosa intendisi per moto uniforme; ora stabiliremo su questo una proposizione, e ne trarremo un corollario.
     
      I. PROPOSIZIONE. Nel moto uniforme lo spazio percorso in un dato tempo è uguale al prodotto della velocità pel detto tempo.
      Dichiarazione. Il moto uniforme è quello, in cui è costante la velocità; in cui cioè in ogni unità di tempo viene percorsa la stessa quantità di spazio. Dunque lo spazio percorso in un certo tempo sarà proporzionale a questo tempo medesimo. In altri termini, tutti indicano la velocità (2. II. 5°) pel numero, che esprime lo spazio percorso nell'unità di tempo. Dunque dire che la velocità non cangia è dire, che lo spazio percorso in ciascun secondo è sempre uguale; ed è anche dire che dopo un certo tempo è stato percorso uno spazio tante volte più grande, quanti secondi sono trascorsi.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Terza
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 329