6° Ad esperimentare le leggi della caduta dei gravi per mezzo della macchina atvudiana, si ferma il pendolo, quando l'indice del quadrante sta per passare sullo zero, si colloca l'appendice (m) sopra una (M) delle due masse, e questessa si posa sul disco (i) tenuto dalla leva (OD) in posizione orizzontale incontro allo zero della scala. Dopo ciò il corsoio massiccio (B) si fissa su quel numero della scala, su cui si può ragionevolmente sospettare, che perverrà dopo un secondo, o al fine di una prima oscillazione del pendolo, la massa (M) che cade pel peso dell'appendice (m.) Se la massa cadente (M) non colpisce il disco del corsoio nell'istante che termina il minuto, si muta posto al disco medesimo, finchè non si azzecca la perfetta coincidenza. Dopo si replicano i tentativi medesimi per fissare il corsoio proprio lì, ove perviene il mobile allo scoccare del secondo minuto; e così via dicendo. Quando ciò siasi ottenuto, non resta a fare altro, che leggere sulla scala gli spazii percorsi nei vani tempi dal mobile cadente.
7° A conoscere poi quanto sia lo spazio percorso con moto uniforme, in caso che la gravità sia sospesa; si fissa il corsoio anulare (A) in quel punto, a cui perviene il mobile dopo un secondo, e poi si colloca l'altro corsoio massiccio (B') a quell'altezza, a cui si suppone che perverrà il mobile dopo un'altra unità di tempo. Avverrà che la massa (M), nel passare per l'anello (A), dovrà abbandonare su questo l'appendice (m'), e poi seguiterà a discendere per la sola velocità preconcepita, finchè non incontrerà il disco (B'), sul quale sarà costretta a fermarsi.
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