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      Dappoichè se la retta ideale, che congiunge i due poli, si spostasse nell'interno della Terra; o in altri termini, se il moto dell'asse non fosse accompagnato da tutta la massa del nostro globo, le latitudini terrestri, ossia le situazioni geografiche dei diversi paesi rapporto ai poli, verrebbero mano mano cangiando; e spostandosi il rigonfiamento equatoriale, il livello dei mari sarebbe sempre diverso. Or questo non avviene: e però dee dirsi che il moto dell'asse è accompagnato da tutta la massa del nostro globo. Di tal moto adunque, a cui partecipa tutta la Terra, è stata ricercata la cagione: e si è trovato che esso deve ascriversi all'essere la Terra un'ellissoide, e dall'obliquità dell'equatore verso l'eclittica, e verso l'orbita lunare.
      E veramente un ellissoide può considerarsi costituita da due parti: una delle quali sia una sfera inscritta, che lo tocchi ai poli; e l'altra sia l'involucro, che à spessezza nulla ai poli e massima all'equatore, e che però può riguardarsi come una fascia equatoriale avvolgente la Terra. Or bene: il Sole attrae più la metà vicina di tal fascia, che la lontana; e con ciò tende a riportare la fascia stessa nel piano dell'eclittica. È evidente che questa azione debba esser massima nei solstizii e nulla negli equinozii: dacchè nel 1° caso la retta, che congiunge il centro del Sole con quello della Terra, passa pei tropici terrestri; nel 2° passa per l'equatore medesimo. Ond'è che la Terra, quando le si ritogliesse il suo moto di rotazione, dovrebbe annualmente oscillare sopra e sotto l'eclittica, ed intorno al suo centro inseparabile dal piano di quella.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Terza
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 329

   





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