8° Ma anche il liquido, che sgorga da un orifizio scolpito al fondo dei recipiente, non è in fatto dotato della velocità asserita nel teorema. Il che avviene e per la resistenza dell'aria, che tende ad elidere tale velocità; e per l'adesione delle molecule liquide alle pareti del recipiente, donde nasce una diminuzione di velocità almeno in alcune; e per i moti obliqui, che concepiscono le particelle nell'effluire da un foro inciso in una lastra sottile, ed i quali fanno prendere alla porzione del getto prossima all'orifizio la forma di un cono troncato.
47. Misura e distribuzione dell'acqua.
Principieremo dall'esporre qualche definizione, poi passeremo a stabilire le leggi relative alla dispensa dei liquidi, e completeremo il discorso con alcune avvertenze dirette a far notare la differenza che passa fra il fatto e la teoria, ed i modi di valutare la velocità dell'acqua corrente.
I. DEFINIZIONI. 1° L'assumere che fa la forma di cono troncato (46. IV. 7°) la colonna liquida in prossimità dell'orifizio, donde ella sgorga, riceve il nome di contrazione della vena.
2° La sezione (fig. 148.) più angusta (PQ) della colonna liquida, costituente il getto, è chiamata sezione contratta.
3° Diconsi tubi addizionali o fistole i cannelli, che s'applicano all'orifizio per correggere gli effetti della contrazione della vena.
4° Col dome di idrometro, o reometro si vuol significare un congegno atto a misurare la velocità della corrente liquida.
II. LEGGI. 1° La dispensa a carico costante è proporzionale all'area dell'orifizio.
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Diconsi
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