II. COROLLARII. 1° Dunque l'aria si getta nel vuoto con una velocità di quasi 400 metri a secondo. Infatti tale è il valore che ottiensi per v, quando nelle due formule superiori si sostituiscano alle lettere i numeri concreti dati dal fatto.
Volendo adoperare la penultima formula [vedi fig. mat061.gif], si rifletta che la densità dell'aria al livello del mare è 770 volte minore di quella dell'acqua; e perciò affinchè essa aria eserciti una pressione uguale a quella prodotta da una colonna d'acqua alta metri 10,3, o una colonna d'idrargiro di metri 0,76, è necessario che si sollevi 770 volte più di 10,3; costituisca cioè una colonna alta metri 10,3 x 770 = 7931.
Ricordiamoci inoltre che g = 9,8. Sostituendo ora tali valori nella detta formula, sarà [vedi fig. mat063.gif].
2° Le velocità di efflusso nei diversi aeriformi sono in ragione inversa delle radici quadrate delle loro densità. Infatti per applicare l'ultima formula superiore ad altri gassi, non vi è che da mutare il valore della lettera d.
III. SCOLII. 1° È chiaro che dalla tesi testè dimostrata debbono pullulare i corollarii medesimi, che vennero dedotti pei liquidi. Ma tutti quei corollarii sono stati dimostrati anche direttamente dalle sperienze di Schmidt.
2° Se l'aeriforme non effluisce nel vuoto, si deve sottrarre dalla pressione interna la esterna, per determinare la velocità. E questo è il caso comune; perchè il secondo buffo di fluido si getta in uno spazio, ove è entrato il primo e dove ritrovasi un'opposizione alla velocità.
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Schmidt
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