2° Un'altra macchina, che serve nello studio dell'Acustica è la così detta rota dentata di Savart. È formata (fig. 155.) da due ruote (A, e B) sostenute da un bancone (EM) ben fermo di legno. Una delle quali (A) è più grande, scanalata, munita di manubrio (M), e serve a far girare rapidamente l'altra (B), per mezzo di una cinghia (D), che s'avvolge sulla detta scanalatura, e sul rocchetto della piccola. L'altra (B), cioè la piccola, è munita di denti equidistanti destinati a far vibrare una carta (E) fissata sul bancone stesso; e di più col suo asse fa sì che l'indice di un contatore (H) scorra un grado del sottoposto quadrante, ogni volta che essa medesima à compiuto una rotazione.
3° Giova alle ricerche medesime quell'istrumento, cui chiamano sirena (fig. 156.). È tutto di ottone, e componesi di una scatola, di un disco astato, e di un contatore. Il coperchio cilindrico (A) della scatola (O) è trapassato da una serie di fori obliqui, equidistanti fra loro e dal centro del medesimo coperchio. In un piccolo incavo inciso in questesso centro poggia l'estremità inferiore puntuta dell'asta (T) saldata al disco; che è posato (fig. 157.) sul detto coperchio, ed è trapassato parimenti da fori corrispondenti in tutto ai sottoposti, ma obliqui (m) in senso inverso. L'asta medesima (T) colla sua estremità superiore mette in moto (come il contatore del gasse) due indici (fig. 158.), che servono a segnare i giri del disco. Siccome il fondo della scatola è munito di un cannello, così questo s'introduce forzatamente in qualcuno dei fori (fig.
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Acustica Savart Giova
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