Infatti a tale scopo le corde di pianoforte e le campane debbono essere percosse; sulle corde di violino conviene produrre un attrito con un arco; quelle di un'arpa ànno ad essere pizzicate; la rota di Savart deve coll'urto dei suoi denti produrre frequentissime vibrazioni in una carta da giuoco; l'aria à da uscire a tratti brevissimi vuoi dalla sirena, che gira velocissimamente, vuoi da un sottil meato munito di un labbro muto, oppure di una linguetta oscillante, contro cui essa comprimesi e frangesi.
III. Per far cessare il suono basta sospendere le vibrazioni vuoi colla pressione di uno smorzatore, vuoi col contatto di un corpo molle.
IV. Finalmente le vibrazioni si veggono nelle corde di un gravicembalo; rimangono impresse sul cilindro girante di Duhamel; e, coll'applicare un dito su di una campana colpita dal martello, o sopra un corista percosso comunque, sono sensibili al tatto.
2a L'altezza dei suoni cresce colla frequenza delle vibrazioni.
Dimostrazione. I. Coll'aumentare successivamente la velocità della rota di Savart; si ottiene che la carta produca suoni sempre meno profondi.
II. Spingendo di più sul mantice della sirena, il disco gira con rapidità maggiore, e ne nascono suoni più acuti.
III. Quando la lamina del cilindro girante di Duhamel si fa vibrare, e si determina a suonare, le linee elicoidali sono ondulate; ma le onde sono tanto più strette, quanto il suono della lamina è più alto.
III. DEFINIZIONI. 1a È detta scala musicale una serie di sette suoni uno più alto dell'altro ad intervalli disuguali.
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Savart Duhamel Coll Savart Duhamel
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