Converrà dunque che quest'unico non corrisponda esattamente nè all'uno nè all'altro, dovrà cioè essere temperato. A quest'uopo si suole ricorrere al temperamento uguale.
60. Vibrazioni delle corde.
Passiamo ora a studiare le leggi delle vibrazioni dei varii strumenti musicali.
I. SCOLII. 1° Gli strumenti musicali, possono ridursi a quattro generi; mentre altri sono a corde, come il violino ed il pianoforte; altri a verghe o lamine, come gli organetti tedeschi; altri a piastre o membrane, come i timpani e le campane; ed altri a fiato, come le trombe e l'organo.
2° Vi è un apparecchio detto sonometro, e (se sia dotato di una corda sola), monocordo; il quale serve ad esaminare le vibrazioni trasversali delle corde. Si compone (fig. 160.) di una cassa di legno, e di tre ponticelli. Due di questi (A e D) sono fissi, e sostengono una corda fissata per un capo, e per l'altro tesa da un peso (P) variabile a piacere; l'altro ponticello (B) può spostarsi per far variare la lunghezza della corda, che si vuol far vibrare.
3° Un corpo, che suona, ordinariamente si divide da sè in un certo numero di parti aliquote; ognuna delle quali vibra separatamente. Mettendo (fig. 161.) il ponticello mobile (B) del sonometro ad una distanza (DB) dal punto fisso (D), che sia uguale ad un terzo di tutta la lunghezza della corda, e facendo vibrare quel terzo per mezzo di un arco, gli altri due terzi si dividono in due parti (AC, CB) vibranti separatamente: giacchè il punto (C) interposto fra esse rimane fermo, ed i loro punti medii fanno l'escursione massima.
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