Tutto ciò serve a spiegare come e perchè, ove più corde vengano tese all'unisono le une presso le altre, e sieno esposte ad una corrente d'aria, di notte tranquilla si odono i più armoniosi accordi: nel che consiste il fenomeno della così detta Arpa di Eolo.
II. DEFINIZIONI. 1a I punti e le linee, che nel corpo vibrante restano sensibilmente immobili, diconsi nodi, e linee nodali.
2a Le parti vibranti, comprese fra due nodi o due linee nodali, sono chiamate concamerazioni.
3a Il mezzo di una concamerazione appellasi ventre.
III. LEGGI. 1a Le lunghezze, che deve assumere una corda per produrre i suoni della scala, stanno fra loro come 1, 8/9, 4/5, 3/4, 2/3, 3/5, 8/15, 1/2. Si prova mettendo all'unisono la corda del sonometro colla rota dentata o colla sirena, quando si fanno a questi strumenti produrre i suoni della scala.
2a I numeri delle vibrazioni nelle corde, a parità di tutto il resto, stanno fra loro in ragione inversa delle lunghezze loro. Si vede a colpo d'occhio confrontando i numeri della legge ora esposta con quelli del 2° scolio del paragrafo precedente. Ma ciò si prova anche direttamente, facendo sonare una corda così lunga e poco tesa da poterne contare le vibrazioni.
3a Il numero delle vibrazioni di una corda è in ragione diretta della radice quadra della tensione sua. Si dimostra tendendo la corda del sononetro con diversi pesi, e facendola suonare all'unisono colla sirena e colla ruota dentata.
4a Il numero delle vibrazioni è in ragione inversa del raggio della corda.
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Arpa Eolo
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