I ventri ritrovansi cercando in qual punto si può tagliare la canna, senza alterarne il suono. Ma l'esistenza e la sede dei nodi può mostrarsi eziandio con una canna rettangolare a pareti sottili, posta orizzontalmente, e sparsa di sabbia: mentre questa saltellando va a raccogliersi nelle linee, in cui giacciono le superficie nodali.
3a Quando si forma un nodo solo, la canna chiusa dà il suono fondamentale rispondente ad un'onda o concamerazione lunga il doppio della canna. Questa legge può considerarsi come un corollario dell'antecedente.
4a Le superficie nodali sono immobili e d'incostante densità; ma i ventri vibrano senza che la densità si àlteri(32.)
5a Una canna chiusa, col rinforzare il soffio, dà successivamente i suoni rappresentati dai primi numeri dispari l, 3, 5, 7.... Quando in una canna chiusa formansi due nodi, uno sta al fondo, e l'altro al primo terzo, contando dalla bocca; e però l'onda è due terzi della canna, ossia 3 volte più breve di quella del caso di un nodo solo. Quindi poichè in questo caso il suono à 1, in quello è 3. Parimenti se i nodi sono 3, 4, 5, il suono sarà 5, 7, 9.
6a In una canna aperta si costituiscono in ambedue le estremità due ventri.
7a Il suono fondamentale di una canna aperta è l'ottava alta di quello di una simile canna chiusa. Legge, che può riguardarsi come corollario dell'antecedente e della 3a.
8a Nelle canne aperte il rinforzare del soffio fa variare i suoni, secondo la serie dei primi numeri 1, 2, 3, 4, 5. Se in una canna aperta vi è un nodo solo, questo sta in mezzo; se ve ne sono due, stanno a un quarto da ciascuna estremità; se ve ne sono tre, ritrovansi al primo, al terzo, al quinto sesto.
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