2° L'intensità del suono è in ragione inversa del quadrato della distanza. Questa legge è corollario del cammino rettilineo, come fu dimostrato nella Seconda Sezione della Parte Seconda (49. IV. 4°): ma può dimostrarsi anche per esperienza. Infatti determinata che sia quella distanza, alla quale appena possa udirsi il tintinnio di un campanello, si verifica che a distanza doppia non si à una simile sensazione che da quattro simili campanelli, a triplice distanza se ne esigono nove, e via dicendo.
3° L'intensità del suono aumenta coll'ampiezza delle vibrazioni del corpo sonoro. Ciò è manifesto nelle corde: le quali subito dopo al colpo vibrano molto ampiamente, e poi sempre meno; e intanto il suono si fa sempre meno intenso. È poi naturale che per colpi più forti, dati ad una campana per trarne suoni più intensi, debbano nascere in essa vibrazioni più ampie.
4° L'intensità del suono aumenta colla densità del mezzo ambiente il corpo sonoro. Si prova collo svegliarino sotto la campana di una macchina pneumatica o di una macchina di compressione. Il suono si rinforza col condensar l'aria, s'indebolisce invece col rarefarla. E quest'ultima cosa accade ancora quando all'aria si sostituisce l'idrogene.
5° Il vento secondo aumenta l'intensità del suono, l'avverso la diminuisce. Giornaliere osservazioni sull'intensità de' suoni mandati dalle campane di chiese lontane lo dimostrano.
II. DEFINIZIONI. 1° Le linee rette, secondo le quali il suono si propaga, vengono chiamate raggi fonici.
2° I corpi, che lasciano passare il suono, ossia che possono fare da veicoli di esso ricevono l'appellazione di diafonici.
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Seconda Sezione Parte Seconda
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