Insomma alla prima oscillazione ne succederanno delle altre; le quali riusciranno sempre meno ampie, ma tutte isocrone fra di loro.
2° Vediamo ora quali modificazioni nascano nell'aria contenuta nel tubo per l'oscillare della paletta. Supporremo per chiarezza che la lamina compia una oscillazione in un minuto secondo giusto, e considereremo parte a parte gli effetti prodotti nell'aria in ciascun decimo di secondo. Or bene: nel primo decimo la paletta fa un primo passo, urta l'aria contigua, la quale, compressibile com'è, viene a condensarsi: non tutta per altro, ma quella sola che forma lo strato prossimo, perchè la condensazione va comunicandosi di lamina in lamina d'aria; cosicchè spirato il detto decimo di secondo essa avrà modificato un decimetro d'aria, per dire una cosa. Rappresenteremo colle dieci porzioni eguali di una linea retta OX (fig. 184.) dieci decimetri o strati d'aria, e colla normale K la quantità di condensazione attribuita al primo strato d'aria. Se dopo ciò il disco si fermasse, questa condensazione verrebbe successivamente comunicata agli strati prossimi dell'aria; intanto che il primo strato per la sua elasticità ritornerebbe lamina per lamina alla sua densità ordinaria. Quindi è che nella ipotesi medesima, che cioè il disco s'arresti dopo il primo passo, la condensazione passerà successivamente di strato in istrato a sempre maggior distanza dal disco, e gli strati prossimi ritorneranno alla loro primiera ed ordinaria densità: come in una fila di palle elastiche, mentre la compressione va correndo lungo esse palle, ciascuna palla appena passata la trasformazione riprende la sua figura per la successiva restituzione.
| |
|