Or bene: questi due seni stanno fra loro in un rapporto costante. Giacchè essi rappresentano le rispettive velocità dl propagazione nel primo mezzo e nel secondo. E poichè tali velocità dipendono dalla natura e densità dei mezzi medesimi, così finchè trattasi degli stessi mezzi il rapporto delle due velocità, e dei due seni non può variare.
4° Dunque i due piani d'incidenza e di rifrazione giacciono nel piano stesso. Dacchè pel solo variare della velocità di propagazione del suono, il centro delle onde rifratte cesserà di coincidere con quello delle onde incidenti, ma seguiterà a stare nel piano stesso perpendicolare al dirimente.
5° Dunque il silenzio per interferenza non potrà aversi che nel caso, in cui due raggi fonici differiscano fra loro in cammino di mezz'onda. Giacchè solo in tal caso l'onda rarefatta dovrà sovrapporsi esattamente alla condensata, e ciascuna molecola d'aria sarà contemporaneamente determinata a due velocità uguali in intensità ed opposte in direzione; e però dovrà restare tranquilla.
71. Organo dell'udito.
A completare il discorso sulla trasmissione de' suoni è necessario aggiungere poche parole sull'organo, che prepara le sensazioni dell'udito.
SCOLII. 1° L'organo dell'udito si distingue in tre parti, o cavità, una interiore, l'altra media, ed esteriore la terza. L'esteriore consiste (fig. 197.) in una specie di padiglione (P), che termina in un canale (Cu), chiamato canale uditorio, alquanto tortuoso, rivestito di peli e di una sostanza molle, cui chiamano cerume.
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