3° Secondo Newton gli accessi dispongono le molecule alla riflessione o alla trasmissione, esaltano le forze che tendono a produrre l'una, e deprimono quelle che operano in favore dell'altra; ma la sola natura del mezzo fa prevalere le une alle altre, specialmente sotto il concorso di circostanze favorevoli. Però se il raggio incidente sarà assai obliquo, oppure non farà che sfiorare la superficie, la riflessione sarà assai abbondante. E veramente nei mezzi diafani la riflessione cresce coll'angolo d'incidenza.
74. Spiegazione della riflessione e rifrazione.
I. SCOLII. 1° A spiegare la riflessione si suppose dapprima che le molecule luminose fossero perfettamente elastiche, e perfettamente piane le superficie riflettenti; e si riportò il fenomeno alla riflessione (28) dei corpi elastici. Ma le dette superficie in riguardo alla tenuità delle molecule lucide sono notabilmente irregolari. Inoltre perchè la riflessione à luogo anche alla superficie posteriore di un mezzo elastico, e non nelle lamine intermedie? Infine come si concilia quest'urto col fatto che il raggio, il quale cade sul vetro sotto un angolo maggiore di 41° invece di trapassare nel vetro è rimbalzato? Per queste ragioni Newton ricorse alla forza di ripulsione. Per meglio intendere come questa operi, la celerità del raggio obliquo si divide in due, una parallelae l'altra normale al piano dirimente. Quella è costante; e questa viene ritardando a misura che il raggio s'immerge nella sfera d'attività della forza ripulsiva, e poi è distrutta affatto.
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Secondo Newton Newton
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