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      Ma se la prima crosta è attrattiva, s'incurverà esponendo la concavità al piano dirimente; e crescerà la componente normale della sua velocità. Dopo entra nella sfera della forza ripulsiva, e s'incurverà di nuovo, esponendo la convessità alla superficie; la velocità normale diminuirà durante questo tragitto; e così di sèguito. Supponiamo ora che il raggio abbia una velocità così debole da poter essere annientata, oppure traversando una certa lamina (O) soffra una ripulsione assai forte; certamente il raggio dovrà muoversi per la sola componente parallela alla superficie (O.) Ma intanto la ripulsione continua; ed il raggio è costretto a ritornare indietro. Da indi in poi, le forze essendo uguali ma inverse alle antecedenti, la molecula lucida descriverà dall'altra parte un altro ramo (hiklN) simile in tutto al primo. Il che vuol dire che avrà luogo la riflessione secondo la nota legge.
      5° Ove per altro accada o che il raggio abbia una velocità iniziale assai grande, o che le forze ripulsive sieno deboli in rapporto alle attrattive, la molecula lucida potrà traversare gli strati ed entrare nella regione, in cui le forze ond'è sollecitata ritrovansi in equilibrio, prima che la componente perpendicolare sia distrutta. In tal caso la sua strada (fig. 202.) resterà tutta dentro il mezzo; ed accadrà la rifrazione.
      6° Per meglio intendere come l'indice di rifrazione rimanga costante, bisogna entrare in qualche ulteriore particolarità. Siccome il raggio perpendicolare non si rifrange, così i newtoniani opinano che le forze attrattive e ripulsive sieno dirette perpendicolarmente alla superficie.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Terza
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 329

   





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