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      Quindi finalmente, se le due sezioni principali nei cristalli di spato fanno un angolo tra lo 0° ed il 90°, si biforca tanto il raggio ordinario, quanto lo straordinario: poichè le due forze polarizzanti dei raggi non essendo nè parallele nè normali all'asse di polarizzazione delle molecule, ciascuna tende a farlo girare nel suo verso o parallelo o normale in quelle molecule, sulle quali opera.
      6° Biot à preteso di dare la spiegazione anche dei colori della luce polarizzata. Secondo lui, le particelle di luce semplice, che ànno i poli orientati nel modo stesso nel raggio incidente, penetrano dapprima nella lamina cristallizzata fino ad una certa profondità e; mantenendo la loro orientazione.
      Poscia si mettono ad oscillare di qua e di là della sezione principale, in tal maniera da compire un'intera oscillazione mentre viene percorso lo spazio uguale a 2e. Per la qual cosa la luce si diporterebbe come se la lamina fosse omogenea, nel caso che questa avesse una spessezza uguale ad e. Che se tale spessezza fosse 2e, il piano di polarizzazione all'emergenza sarebbe deviato di una quantità uguale all'ampiezza delle semioscillazioni delle particelle; e se fosse 3e, la deviazione sarebbe nulla. Quindi le differenze d'intensità secondo la spessezza, quando i raggi semplici sono ricevuti sopra un analizzatore fisso. E poichè i valori di e sono differenti per i diversi colori semplici; ne consèguita che la luce bianca deve uscirne colorata. Le particolarità ed applicazioni di tal sistema, oltre che riescono assai prolisse ad esporsi e difficili ad intendersi, sono state combattute con tante e tali difficoltà da Fresnel, Arago, ed Ampère, che possono ritenersi come completamente confutate.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Terza
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 329

   





Biot Fresnel Arago Ampère