Ebbene; poichè questo raggio à una velocità costante in tutte le direzioni, o in altri termini segue la legge cartesiana, le vibrazioni dell'etere debbono avervi una direzione costante rapporto all'asse del cristallo. Ora esse sono perpendicolari al raggio, qualunque angolo questo faccia coll'asse; col quale certamente non possono fare (in angolo costante se non nel caso che riescano ad esso perpendicolari. Dunque le vibrazioni sono normali ad un tempo al raggio ed all'asse; per conseguenza alla sezione principale, che in tal caso confondesi col piano di polarizzazione. Ma tutti i raggi polarizzati, qualunque ne sia stata la causa polarizzatrice, godono delle stesse proprietà. Dunque in tutti le vibrazioni sono normali al piano di polarizzazione.
2° Quanto alla polarizzazione cromatica si noti che un fascio polarizzato, il quale trapassa normalmente una lastra cristallizzata, si decompone in due altri, ordinariamente di diversa intensità; i quali, separandosi insensibilmente per la sottigliezza della lastra, può dirsi che percorrano la stessa via. Questi fasci posseggono delle velocità differenti di modo che al loro uscire le ondulazioni non sono più concordi: ciò non ostante essi non possono interferire, giacchè sono polarizzati ad angolo retto. Ma se per mezzo di un polariscopio sieno riportati al medesimo piano di polarizzazione, potranno bene interferire; ed il fascio emergente avrà una intensità dipendente dalla differenza di cammino dei due raggi nel punto di emergenza.
3° Quando un fascetto visto a traverso un analizzatore offre la stessa intensità in tutti gli azzimutti, come la luce comune, ma all'incontrario di questa col frapporre una lastra cristallizzata si colora diversamente da quello, che avverrebbe in un raggio polarizzato in un piano; esso è certamente polarizzato circolarmente.
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