Gli effetti poi della instabilità dell'equilibrio, vengono impediti per mezzo di un'asta, che sorge dal cielo della canna, e scorre verticalmente fra due carrucolette assai mobili. Anzi quest'asta medesima porta un lapis, e ne fa un barometrografo dotato di assai preziose prerogative. La prima è che le indicazioni sono proporzionali, ed arbitrariamente multiple delle ordinarie. Imperocchè la corsa della canna, per una determinata variazione della pressione atmosferica, deve essere tanto maggiore del dislivello dell'idrargiro, quanto più deve la canna affondarsi od emergere per ristabilire l'equilibrio. Or questa quantità di immersione o di emersione sarà tanto maggiore, quanto minore sarà la differenza fra il diametro interno del rigonfiamento superiore, e quello esterno del tubo o manicotto addizionale: perchè non è che l'idrargiro spostato da tale differenza quello, che sostiene il peso dell'aumentata pressione: chè il resto della grossezza della parete della canna e del manicotto serve a spostare un volume d'idrargiro uguale a quello salito sulla base anulare del rigonfiamento. Ma la detta differenza è evidentemente arbitraria. La seconda prerogativa è che il livello della vaschetta, o lo zero, è costante. Giacchè quanto è il peso dell'idrargiro, che in caso di aumentata pressione dell'aria ascende nella canna, e gravita sul fondo anulare del rigonfiamento, tanto è il peso dell'idrargiro che deve essere spostato per la discesa della canna stessa. Avviene qui ciò che succederebbe se in un barile d'acqua si facesse galleggiare una barchetta di latta; e poi si versasse in questessa una certa quantità di liquido attinto dal vaso.
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