Quell'abbassamento di livello, che seguirebbe la diminuzione dell'acqua, sarebbe compensato dall'innalzamento, che dovrebbe ottenersi per la maggiore immersione della barchetta stessa; appunto come accade nel galleggiante di Prony.
A me sembra di potere attribuire a questo pregevole barometrografo areometrico una terza proprietà, che non fu notata nella Memoria pubblicata dal suo inventore; ed è che in esso non occorre fare veruna correzione termometrica, almeno quanto alle dilatazioni del liquido. Giacchè in questa specie di barometri non si misura la lunghezza della colonna liquida, nè il peso di quel cilindro, che à per base la bocca inferiore della canna: chè questo peso in ultima analisi è sostenuto dalla pressione atmosferica, e non dalla spinta dell'idrargiro della vaschetta; ma si misura solo il peso del volume tubulare d'idrargiro, che circonda il detto cilindro. Ora tal peso non varia per temperatura: perchè di quanto si alleggerisce o s'aggrava specificamente l'idrargiro di quel tubo, di tanto aumenta, o diminuisce la quantità del medesimo. Altrettanto accade del liquido della vaschetta; dacchè, se esso sale per innalzata temperatura, questa salita è necessaria a far sì che rimanga tuffata una certa estensione della canna, in proporzione del diminuito peso specifico; e però la canna nè si alza nè si abbassa per variata temperatura. L'effetto poi delle dilatazioni sulla sostanza della canna è così insensibile, quanto è l'alterazione che subisce la spinta idrostatica dell'aria in ciascuna variazione barometrica.
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Prony Memoria
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