Pagina (324/329)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      (27) Su questa principio è fondato il così detto ariete idraulico (fig. 147.), il quale serve a sollevar l'acqua senza tromba. Un tubo o condotto (CD) è munito di una valvula (V) pesante specificamente il doppio dell'acqua e tenuto aperto dal peso suo. Per questo tubo l'acqua può essere condotta fino ad una campana (O) dotata di due valvule (P, Q), che s'aprono verso un recipiente (F), nel quale è racchiusa la campana stessa; e dal cui fondo esce un altro tubo (T), che è quello in cui si pretende sollevar l'acqua. Questo congegno si deve a Montgolfier; ed ecco come funziona. L'acqua, arrivata alla valvola (V) del condotto, principia ad uscire, ed a scorrere nel sottoposto canale (EE); quindi aumenta in velocità, spinge con forza la stessa valvula (V), e la chiude. Interrotto così questo esito, il liquido, per la velocità preconcepita, dà un urto, o colpo d'ariete, pel quale apronsi le animelle (P, Q) della campana, ed il liquido stesso si getta tanto nel tubo (T) d'ascensione, come nel recipiente, comprimendovi l'aria; e poi per l'elasticità di questessa dal recipiente passa nel tubo medesimo stabilendovisi ad un'altezza, che riuscirà proporzionale non al livello dei serbatoio, ma alla quantità di moto della colonna d'acqua. Dopo ciò la velocità rimane distrutta, la valvola (V) nel condotto riapresi, l'acqua ritorna ad uscire, il moto s'accelera, l'animella medesima si richiude, un nuovo colpo d'ariete ricaccia dell'altro liquido nel tubo, e da capo riprincipia lo stesso giuoco.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Elementi di Fisica Universale
Parte Terza
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 329

   





Montgolfier