(28) Da noi, e precisamente per l'Acquavergine, la luce è circolare del diametro di un'oncia di passetto (metri 0,0186); il battente è un palmo e un quarto, ossia 15 oncie; la fistola è un tubo cilindrico orizzontale lungo parimente 15 once (metri 0,2792). E però la portata per ogni minuto è, secondo Scaccia, metri cubi 0,000468, secondo Prony 0,0004766, o in numeri tondi 40 metri cubi ogni 24 ore. Per l'Acquafelice, e per l'Acquapaola l'unità di misura è la metà; cioè diversifica la sola luce, la quale è in sezione metà della sopraddetta.
(29) Quando i globi aerostatici si vogliono abbastanza leggieri da poter salire fino a regioni elevale e però in aria mollo rarefatta, ad onta del peso dell'involucro di seta, delle corde, della barchetta, e degli aeronauti; conviene gonfiarli con idrogeno quasi puro. In questo caso tutta l'arte consiste nell'ottenere una quantità sufficiente di tale gasse decomponendo l'acqua collo zinco o ferro, e coll'acido solforico. Sarebbe più economico adoperare il gasse dell'illuminazione dove questo è in uso; ma l'idrogeno carbonato non è abbastanza leggiero.
È celebre, anche per le notizie che ne ebbe la scienza, il volo aerostatico di Gay-Lussac, che il 15 settembre 1804 saliva a più di 7 chilometri sul livello del mare, e si applicava alle sue ricerche scientifiche ad onta dell'eccessivo freddo, e che il polso gli battesse 120 volte a secondo. Più in alto ancora sono saliti da poi altri aeronauti: fra i quali Green à veduto il barometro discendere a 32 centimetri, ed il termometro a 9° sotto zero; ed il nostro Andreoli a Padova nel 1808 si è innalzato fino ad 8265 metri.
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