La sua fama fu tale, che perfino si ebbe ricorso alla mitologia per innalzarne la gloria. Dicevasi essere stata governata dagli Dei, o almeno da alcuni uomini, che agli Dei rassomigliavano. Ciò che anticamente correva intorno al re Minosse, viene ripetuto anche oggidì, se non come una verità di quei tempi, almeno come il miglior esempio da essere offerto ai monarchi; poichè secondo gli storici più antichi, egli fu che colla sua saggezza e moderazione rese Creta possente e felice: gloria, dice Fenelon, che ha cancellato quella di tutti i conquistatori, i quali vogliono fare servire i popoli alla lor gloria, cioè alla loro vanità.
La posizione di quest’isola è la pìù vantaggiosa per lo commercio. Trovasi all’imboccatura dell’Arcipelago; ha l’Europa da una parte, l’Asia e l’Africa dall’altra, che tiene, per così dire, in soggezione. Essa è circondata da colline piacevoli, da fertili valli, da montagne coperte di pini e d’abeti molto opportuni alla costruzione de’ vascelli; ed a’ piedi di queste montagne verdeggiavano una volta boschetti di cedri e di aranci odorissimi. Non potevasi vedere senza ammirazione il gran numero di armenti e di greggie, che mugghiando e belando si disperdevano per quelle ridenti vallate, e pasturavano in mezzo a salubri praterie innaffiate da pure sorgenti, e da ruscelli che le dividevano. L’occhio scorreva deliziosamente sopra que’ campi da ricche messi coperti, che venivano a terminare alle falde de’ colli, su cui le viti pendenti in festoni dagli alberi, offrivano bei gruppi variamente colorati, e contenenti un succo dolce e spiritoso, che prometteva ai vendemmiatori una bevanda, nella quale doveano ben presto perdere la rimembranza delle loro fatiche e dei loro lavori.
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