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      Giuochi equestri ambidue; ma il primo è senza armi; se non che trascorrendosi in esso con asta e scudo, e con alcune bandiere spiegate al vento, presenta agli occhi una qualche immagine di guerresca azione. Ma il secondo è con l’armi, ed offre l’aspetto d’una vera battaglia. Quindi è, che in quello ha luogo molta eleganza, pochissimo rischio: in questo il pericolo va del pari coll’arte, e per ciò non tanto propriamente i Francesi chiamanlo Giuoco d’Asta, nome che meglio si acconcia al primo, giacchè in quello solamente si giuoca, in questo si pugna. Del resto sì nell’uno che nell’altro (cosa che se altri a me avesse narrato, io creduta non avrei; ma che ora agli occhi miei non posso non credere) grande e mirabile apparve l’industria d’una nazione, che non solo è navigatrice e marittima, come corre universal fama, ma eziandio guerresca e marziale. Essa fe’ mostra di tal perizia nel cavalcare e nel maneggio dell’armi, di tal fervore e tolleranza nella fatica, che sarebbe d’avanzo a quanti in terra ed in mare sono combattitori più gagliardi. Ambidue i giuochi vennero eseguiti in quella piazza, a cui non so se in tutto il mondo si vegga l’eguale; dinanzi alla stessa marmorea ed aurata facciata del tempio. Ma nel primo non intervenne alcun forestiero. Ventiquattro giovani nobili, riguardevoli per bellezza, per vestito, per età scelsero per sè questa porzione di pubblica letizia. Venne chiamato da Ferrara Tommaso Bombasio, il quale, onde farlo ai posteri speditamente conoscere (se alcun poco io potrò appo loro esser noto o creduto) dirò esser tale oggidì in tutta Venezia, quale una volta era Roscio in Roma, ed a me tanto caro e familiare, quanto colui a Tullio il fu, benchè siccome nell’uno di questi due amici gran parte di somiglianza ci sia, così nell’altro regnavi molta disparità. Colla di lui scorta adunque e consiglio fu il giuoco condotto, e ciò con tal ordine, che tu avresti detto non correr uomini, ma volar angeli.


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Origine delle feste veneziane
(6 volumi)
di Giustina Renier Michiel
Tipografia Lampato Milano
1829 pagine 712

   





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