Non ardiva però ancora mostrarsi alla scoperta. Intendeva benissimo, che ad onta de’ vantaggi che di giorno in giorno ritraeva dalla sua marina, essa non era in istato di far fronte alle forze di una potenza, che avea respinti gli Ungheri, assicurato il dominio della Dalmazia, protetti i Papi, raccolte palme sopra varj nemici, ottenuta gloria immortale nella presa di Costantinopoli, e finalmente ingrandito il suo Stato coll’acquisto di molte isole nell’Arcipelago, ed in particolare di quella di Candia. Fu appunto tale acquisto che punse sul vivo i Genovesi; poichè in grazia di essa, i Veneziani vennero ad acquistare un diritto d’imporre leggi a tutti i navigatori, che veleggiavano ver l’Egitto e la Siria, talmentechè non potevano questi internarsi in quelle regioni, se non protetti dalla Veneta bandiera. Cominciarono pertanto i Genovesi nell’anno 1207 dal suscitare a dirittura una sollevazione tra’ Greci, e dall’insinuare ad Enrico conte di Malta, che n’era il Governatore, intendentissimo di guerra e sommamente stimato da’ Greci, essere del suo proprio interesse il porre argine all’ingrandimento della Repubblica di Venezia, e rendersi affatto necessario lo scacciare i Veneziani da Candia, e il farli rientrare negli antichi loro confini. Al qual oggetto gli offerirono ogni maniera di ajuto sì di uomini, che di danaro; protestarono di avere secrete pratiche nel paese, e s’impegnarono di far sì, che il progetto riuscisse gradito a’ Greci. Questo vile maneggio però non diede loro altro profitto, che quello di avvolgere i loro nemici in una guerra, nella quale i Veneziani uscirono con onore, ricuperando l’isola, che un ignominioso tradimento avea loro rapito.
| |
Ungheri Dalmazia Papi Costantinopoli Stato Arcipelago Candia Genovesi Veneziani Egitto Siria Veneta Genovesi Greci Enrico Malta Governatore Greci Repubblica Venezia Veneziani Candia Greci Veneziani
|