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      La saggia vigilanza, e prudente condotta di questo Magistrato lacerò tutti i fili della trama, che pur dava argomento di tema; mentre i Congiurati riunitisi nella Città di Treviso, di là non si dipartivano, malgrado le dolci e replicate insinuazioni del Governo, che gli esortava di trasferirsi ne’ luoghi loro assegnati. Tanta ostinazione costrinse alfine il Governo a passare ad un castigo più severo. Furono tutti banditi in perpetuo a cagione della loro disobbedienza, e ciò ch’è peggio, a cagione de’ loro segreti maneggi per restituirsi in Venezia. E siccome Bajamonte Tiepolo era quello, che tuttavia animava gli altri a resistere, così fu messa la sua testa a prezzo di due mila ducati. Decretossi inoltre che la sua casa fosse atterrata dai fondamenti, e che in suo luogo vi si ponesse una colonna con Inscrizione infamatoria. Convien conoscere questa Inscrizione per imparare al tempo stesso la fede, che prestar si deve ad un gran numero de’ Cronisti, e alle tradizioni che sono passate di bocca in bocca per più secoli. Questi autori, e queste tradizioni riferiscono come scolpiti sulla colonna questi versi:
      De Bajamonte Tiepolo fu questo terreno
      E mo è posto in commun acciochè sia
      A ciaschedun spavento per sempre e sempre maiDel mille tresento e diese
      A mezzo el mese delle Cerese
      Bajamonte passò el Ponte
      E per esso fò fatto Consegio de Diese."
      Coll’andar del tempo la famiglia Tiepolo, riputatissima e veneratissima prima e poi, ottenne di poter sotterrare questa Colonna, ed essa rimase sepolta per varj secoli.


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Origine delle feste veneziane
(6 volumi)
di Giustina Renier Michiel
Tipografia Lampato Milano
1829 pagine 712

   





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