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      Qui generalmente tutti i patrizj erano conosciuti e trattati con quel rispetto spontaneo, che punto non avvilisce quelli stessi, che lo accordano; ciò che non avrebbe luogo, che quando il loro oggetto ne fosse indegno; in fine erano riguardati, così disse un eccellente autore, come quelle stelle, che si distinguono in mezzo a mille altre, che brillano ai nostri occhi nel silenzio di una bella notte d’estate.
      Festa per i primi possessiIN TERRA-FERMA.
      Prima di giungere a ciò che forma il soggetto di questa festa, diasi una occhiata ai fatti che precedettero. Il conoscere l’andamento degli avvenimenti è un mettersi in istato di meglio conoscerne le conseguenze. Qual vivo interesse inoltre non inspira una epoca la più nobile, la più sublime della storia de’ secoli di mezzo, quella in cui un popolo sagace e industrioso, qual era il Lombardo, scosse il giogo de’ governatori incapaci e indegni di comandare? La disperazione si armò: la Lombardia fu libera. Le fu d’uopo nondimeno versar molto sangue e molto oro per conquistare la sua indipendenza, e poscia sostenerla con grandissimi sforzi. Ma queste guerre stesse furono sorgente di azioni sublimi, ed oggetto di universale sorpresa. Tutto il mondo ammirò il coraggio eroico di quel popolo, che seppe affrontare tanti pericoli, sprezzare la morte, supplire al piccolo numero de’ soldati col genio e col valore, trar partito da menomi vantaggi, riparar prontamente a tutti i rovesci, vincere eserciti, che si tenevano in pugno la vittoria, acquistarsi con ciò un nome immortale, e distruggere mercè il sacro amor di patria, tutto l’orrore che inspirano le spedizioni militari.


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Origine delle feste veneziane
(6 volumi)
di Giustina Renier Michiel
Tipografia Lampato Milano
1829 pagine 712

   





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