Tra noi questo fraterno nodo formavasi all’occasione di levare al sacro fonte qualche bambino, e con ciò divenivasi Compare di san Zuane. Stretto così per mezzo della religione, esso generava una spiritual parentela, e da questa nè derivava una specie d’entusiasmo presso ogni classe di persone. Diveniva allora una legge sì sacra, che per il proprio Compare la devozione e i sacrifizj non aveano più limiti. Potrebbesi anzi asserir con franchezza, non esservi in Venezia stato un esempio, che un uomo mancasse alla sua parola, quando avea giurato per questo comparesimo. I tratti più luminosi di fervida amicizia e di cordial parentela offertici dalla storia, non giungono a pareggiar que’ sentimenti vivi ed ardenti prodotti fra noi da questi legami di amore, di fratellanza, di comparismo infine. Non puossi dunque cessar d’ammirare una instituzione, che oltre tutti i vantaggi particolari che ne risultavano, producevane uno ancor più grande alla costituzione dello Stato; poichè mediante un tal legame, e questa parentela spirituale fra le due classi plebea e patrizia, perfezionavasi nella Repubblica quella unità e quella concordia, in cui specialmente riposava la sicurezza. Siane prova ciò che accadde al tempo di questa congiura del Doge Marin Falier. Egli è certo che a tal costumanza Venezia dovette ascrivere di non aver veduto le sue vie irrigate di sangue civile, e capovolto miseramente quel buon sistema di politico reggimento, che l’aveva resa in allora felice.
Uno de’ Capi de’ congiurati era compare di un patrizio detto Nicolò Lioni.
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